Il presidente Salome Zurabishvili ha affermato che revocare il divieto di visto e riprendere i voli non ha senso finché la Russia occupa terre georgiane e ucraine.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato i visti d’ingresso per i cittadini georgiani e revocato il divieto del 2019 sui voli diretti verso il paese del Caucaso meridionale, una mossa che arriva in mezzo a relazioni tese tra i due paesi ed è stata rapidamente denunciata dal presidente della Georgia come una “provocazione”.
Annunciata sul sito web del governo russo, la mossa offre un periodo senza visto di 90 giorni a partire dal 15 maggio.
Il ministero dei Trasporti russo ha affermato in un comunicato che le compagnie aeree russe opereranno sette voli a settimana tra Mosca e la capitale georgiana, Tbilisi.
Ha detto che la Russia vuole “facilitare le condizioni per la comunicazione e i contatti tra i residenti di Russia e Georgia”.
Il presidente georgiano Salome Zurabishvili ha rifiutato via Twitter, dicendo: “Un’altra provocazione russa! Ripresa dei voli diretti e ascensore [the] Il divieto di visto con la Georgia è inaccettabile fintanto che la Russia continua la sua aggressione contro l’Ucraina e occupa le nostre terre.
Zurabishvili ha ripetutamente accusato il primo ministro Irakli Garibashvili del partito al governo Sogno georgiano di mantenere relazioni discutibili con Mosca sin dalla sua elezione con il sostegno di Mosca nel 2018.
Mosca e Tbilisi intrattengono uno dei rapporti più tesi tra i Paesi dell’ex Unione Sovietica e non intrattengono relazioni diplomatiche formali dal 2008, quando scoppiò una breve guerra per l’Ossezia del Sud, regione separatista sostenuta dalla Russia.
Gran parte della società georgiana rimane profondamente anti-russa, con migliaia che vivono come rifugiati interni dopo essere fuggiti dall’Ossezia del Sud e dall’altra regione separatista dell’Abkhazia sostenuta dalla Russia.
A marzo, la Georgia ha abbandonato i tentativi di approvare un disegno di legge sugli “agenti stranieri” dopo le proteste di massa, con i critici che hanno denunciato il disegno di legge modellato su una legge russa che, secondo loro, è stata utilizzata per indebolire la società civile.
Sebbene la Russia consenta viaggi senza visto nella maggior parte dei paesi dell’ex Unione Sovietica, ha imposto l’obbligo del visto alla Georgia nel 2000, adducendo rischi per la sicurezza.
Mosca ha anche vietato i voli diretti per la Georgia nel 2019 dopo le proteste anti-russe.
Tbilisi consente ai russi l’accesso senza visto e diritti di lavoro fino a un anno, il che ha reso il paese un rifugio per i russi in fuga dalla coscrizione durante l’invasione dell’Ucraina.
Nonostante una forte posizione filo-ucraina tra i politici di alto livello e il pubblico, la Georgia ha rifiutato di imporre sanzioni alla Russia, causando attriti con l’Unione Europea.
La Russia ha elogiato la decisione di Tbilisi e ha affermato che la sua posizione sulla guerra è “equilibrata”.
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