SAN FRANCISCO, 5 aprile – I produttori di smartphone stanno incoraggiando sempre di più i propri clienti a riparare i propri dispositivi da soli, quando possibile, piuttosto che acquistare sistematicamente un nuovo modello sostitutivo. Per raggiungere questo obiettivo, i produttori preparano programmi di autoriparazione specifici, che forniscono l’accesso a strumenti e pezzi di ricambio. Questa tendenza, avviata da Apple, è stata ora accolta dal fornitore di smartphone numero uno al mondo, Samsung.
Il produttore sudcoreano ha annunciato il lancio di un programma di autoriparazione completamente nuovo, rivolto ai possessori americani di smartphone Galaxy S20 e S21 e tablet Galaxy Tab S7+. A partire da questa estate, avranno accesso a parti originali, nonché a strumenti di riparazione e manuali di riparazione facili da usare. A tal fine, Samsung ha deciso di aderire alla popolare piattaforma di riparazione online, iFixit.
Inizialmente, sarà possibile sostituire lo schermo, il vetro posteriore e le porte di ricarica, con la possibilità di rispedire le parti usate a Samsung per un riciclaggio responsabile. In futuro, Samsung prevede di espandere la gamma di autoriparazioni per includere più dispositivi e riparazioni nel suo ampio portafoglio di prodotti. Maggiori dettagli sull’attuazione del programma saranno rivelati in un secondo momento.
Con questo nuovo servizio, è chiaro che Samsung vuole dare impulso all’economia circolare e ridurre significativamente i rifiuti elettronici. L’idea è quella di cambiare tu stesso una o più parti, invece di acquistare un nuovo modello quando compare il minimo problema tecnico.
Lo scorso autunno, Apple ha sorpreso tutti annunciando il lancio di un servizio simile chiamato Self-Service Repair, all’inizio del 2022. Questo servizio fornirà anche l’accesso a strumenti e parti originali, consentendo agli utenti di riparare gli smartphone da soli. Solo le serie iPhone 12 e 13 sono provvisoriamente idonee. I Mac dotati del chipset M1 potrebbero presto aderire a questo programma lanciato esclusivamente negli Stati Uniti, come nel caso di Samsung. Dovrebbe essere esteso ad altri paesi molto presto. – Studio ETX
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