Perché la moda è parte integrante dei Giochi Olimpici

Perché la moda è parte integrante dei Giochi Olimpici

La moda gioca un ruolo chiave alle Olimpiadi di Tokyo, con i giochi che si aprono ufficialmente oggi.

L’orgoglio delle divise nazionali, in particolare dei paesi con marchi e designer di fama mondiale, è parte integrante della competizione e della rappresentazione.

Armani, Lacoste, Ralph Lauren, Skims, Adidas e Nike sono solo alcuni dei brand che faranno del loro meglio per vestire gli atleti e trasformare i giochi in una vera passerella. Si uniscono ad aziende come H&M, Levi’s, Louboutin, Stella McCartney, Halston e Valentino che hanno lavorato tutti alla progettazione delle divise per la loro squadra nazionale.

Dressing Olympians è un’opportunità finanziaria e di marketing per i marchi di moda, che genera pubblicità globale e riconoscimento del marchio negli anni a venire. Secondo quanto riferito, i Canadian Roots hanno venduto 25.000 cappelli dopo aver vestito i loro campioni americani con pullover e berretti nel 2002.

Gli accordi per le squadre di abbigliamento, dal nuoto e atletica alla boxe, scherma, pattinaggio e tennis, sono contratti complessi e spesso richiedono un pagamento di royalty al Comitato Olimpico, se il loro famigerato logo è visibile sul design. Si dice che quest’anno Ralph Lauren pagherà il 10% della royalty alla commissione per la merce di marca.

Il clima estivo del Giappone non è adatto per le Olimpiadi

Vestirsi per gli atleti nel caldo soffocante di Tokyo non è un’impresa facile. Ralph Lauren ha progettato per il Team America una giacca rinfrescante brevettata dotata di un dispositivo di controllo della temperatura autoregolante per il capo. Questa settimana il Japan Meteorological Bureau ha emesso diversi avvertimenti sui colpi di calore, poiché i regolatori si sono recati alle stazioni di nebulizzazione e hanno presentato ai governatori delle giacche di raffreddamento. Le condizioni climatiche calde del Giappone non sono particolarmente adatte agli eventi all’aperto e il caldo aggiunge un’altra complicazione ai già turbolenti Giochi Olimpici che sono stati gravemente colpiti dall’epidemia.

Marketing senza pubblico

Molti marchi di moda e inserzionisti si erano già impegnati in una presenza di marketing durante le Olimpiadi prima che la pandemia si diffondesse. Ma senza un pubblico fisico, gli stadi saranno vuoti e i brand dovranno adottare strategie di contenuti digitali per sostituire qualsiasi pubblicità fisica. Le società pubblicitarie contano sui giochi di quest’anno per rimanere uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, con milioni di persone che dovrebbero partecipare online e in televisione.

Che i giochi di moda abbiano inizio!

Foto: Ralph Lauren Olimpiadi di Tokyo
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