11 ottobre (Reuters) – Microsoft (MSFT.O) ha dichiarato mercoledì che l’Internal Revenue Service (IRS) degli Stati Uniti ha notificato alla società a settembre la richiesta di un ulteriore pagamento di tasse per 28,9 miliardi di dollari, oltre a sanzioni e interessi per gli anni fiscali 2004- 2004.2013.
Microsoft ha affermato che gli avvisi dell’IRS si riferiscono a una controversia in corso tra la società e l’autorità fiscale statunitense, che sta esaminando il modo in cui Microsoft distribuisce i suoi profitti tra vari paesi e giurisdizioni.
La società con sede a Redmond, Washington, ha affermato di aver cambiato le sue pratiche in modo che “le questioni sollevate dall’IRS siano rilevanti per il passato ma non per le nostre pratiche attuali”, secondo un blog di Microsoft.
Microsoft ha affermato di ritenere che eventuali tasse dovute dopo l’audit saranno ridotte fino a 10 miliardi di dollari sulla base delle leggi fiscali approvate dall’ex presidente Donald Trump.
La società ha affermato di non essere d’accordo con i risultati dell’IRS e intende contestarli, prima in un procedimento interno all’IRS e poi, se necessario, in tribunale.
L’IRS ha detto a Reuters che la legge statunitense impedisce di confermare o negare se sta effettuando controlli sui conti dei contribuenti.
(Segnalazione di Samrhita Arunasalam a Bengaluru e Stephen Nellis a San Francisco) Montaggio di Deepa Babington e Matthew Lewis
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