Roma
Il colosso energetico italiano Eni ha firmato il 26 maggio un memorandum d’intesa con l’algerino Sonatrach per promuovere l’esplorazione del gas nel Paese nordafricano, mentre Roma cerca di ridurre la sua dipendenza dalla Russia.
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È stato trascritto durante una visita ufficiale del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune a Roma, poche settimane dopo il viaggio del primo ministro italiano Mario Draghi ad Algeri.
“Ogni volta che la produzione aumenterà, saremo in grado di fornirla all’Italia, che potrà poi spedirla nel resto d’Europa”, ha detto Tebboune dopo l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per quanto riguarda l’elettricità, abbiamo concordato con i nostri amici italiani di realizzare un cavo sottomarino dall’Algeria all’Italia.
Mattarella ha elogiato la lunga partnership strategica tra i due Paesi, aggiungendo: “Siamo grati per gli sforzi dell’Algeria per promuoverla.
cooperazione.”
Eni ha affermato in una nota che il protocollo d’intesa “consentirà a Sonatrach ed Eni di valutare il potenziale del gas e le opportunità per accelerare lo sviluppo in specifici giacimenti già scoperti da Sonatrach in Algeria”.
Ha aggiunto che i volumi di gas attesi dalle aree oggetto dell’accordo ammontano a circa tre miliardi di metri cubi all’anno.
Contribuiranno ad aumentare la capacità di esportazione dell’Algeria verso l’Italia attraverso il gasdotto Transmed, che scorre sotto il mare.
Nella dichiarazione si afferma che il protocollo d’intesa include anche la valutazione tecnica ed economica di un progetto pilota di idrogeno verde nel pozzo settentrionale di Rabaa, nel deserto algerino.
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Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, imponendo sanzioni occidentali senza precedenti a Mosca, l’Italia ha spinto per ridurre la sua dipendenza dal gas russo.
L’Italia acquista la maggior parte del suo gas naturale dall’estero e oltre il 40 per cento delle sue importazioni proviene dalla Russia.
Ad aprile, Draghi ha annunciato un accordo per aumentare le spedizioni algerine in Italia tramite il gasdotto Transmed fino a nove miliardi di metri cubi all’anno entro il 2023-24.
Il vertice sia di Eni che di Sonatrach ha firmato giovedì il protocollo d’intesa alla presenza di Tebboune e Draghi.
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