ROMA – L’Italia ha riscosso un successo senza precedenti alle Olimpiadi di Tokyo, ma manca il consenso sulle ragioni del Paese per la medaglia da record.
L’Italia ha conquistato 10 medaglie d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo, e si è classificata prima nell’Unione Europea, settima assoluta nei giochi conclusi domenica scorsa.
Giovanni Malago, presidente del Comitato Olimpico Italiano, ha attribuito agli investimenti intelligenti e all’organizzazione le chiavi della corsa alle medaglie.
“Negli ultimi anni, quando ci impegniamo a vederlo fino alla fine”, ha detto Malago al quotidiano milanese Corriere della Sera. “Abbiamo fatto grandi sforzi per organizzare eventi sportivi in tutto il Paese e abbiamo dato visibilità alle aziende che ci hanno dato fiducia, e ora la credibilità dello sport italiano è ai massimi livelli”.
Un altro importante quotidiano, Il Fatto Quotidiano, ha ipotizzato che il successo derivi dallo spostamento dell’attenzione sugli atleti, osservando che il paese non ha vinto medaglie nelle sue roccaforti tradizionali come la scherma, il tiro con l’arco o gli sport di squadra, ma ha invece goduto di nuoto e track record. campo. Il quotidiano ha sottolineato che la quarantesima medaglia dell’Italia proveniva da 19 sport diversi.
“Questo è un segno tangibile che lo sport in Italia sta andando in una nuova direzione”, ha affermato il quotidiano.
Il punto è stato preso bene: la vittoria di Marcel Jacobs di Lamont nei 100 metri maschili è arrivata dalla prima apparizione dell’Italia in quella finale olimpica. La staffetta 4×100 m oro maschile è stata la prima nel paese. Il saltatore in alto Gianmarco Tampere, che ha condiviso la medaglia d’oro con il Qatar Mutaz Issa Barshim, è diventato il primo italiano a vincere una medaglia in gara. L’Italia ha vinto anche in entrambe le gare di marcia della 20 km, con Antonella Palmisano che ha vinto il titolo femminile e Massimo Stano che ha vinto il titolo maschile.
Secondo Giovanna Russo, docente di sociologia dello sport all’Università di Bologna, la diversità della squadra italiana è stata un fattore importante.
Russo ha detto a Xinhua, riferendosi alla formazione nemica che include Jacobs, Fausto Desallo, nato in Italia. Genitori nigeriani, così come Lorenzo Bata e il presentatore Filippo Torto, entrambi italiani al 100%.
“Guardo al successo delle Olimpiadi come un simbolo di una nuova Italia più inclusiva”, ha detto.
Ma Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, la pensava diversamente.
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