L'Italia ha donato all'Iraq una statua assira ricostruita in quello che è stato descritto come un “miracolo della diplomazia culturale italiana”. Costruito nel IX secolo a.C., il Toro di Nimrud, alto 5 metri, è stato distrutto dai militanti dell'Isis nel 2015, prima che gli artigiani italiani realizzassero una copia del monumento utilizzando la tecnologia di stampa 3D. La replica, che in precedenza era esposta al Colosseo a Roma e alla sede dell'UNESCO a Parigi, è stata ora spostata permanentemente fuori dall'ingresso del Museo di Bassora.
Gennaro Sangiuliano, ministro italiano della Cultura, in una dichiarazione letta durante la cerimonia di inaugurazione del museo, alla quale hanno partecipato funzionari italiani e iracheni, ha affermato che “l'Italia è in prima linea tra i paesi che lavorano per proteggere il patrimonio culturale perché è l'anima della nazione e ne incarna la storia”. Martedì. “Continuerà quindi a compiere ogni sforzo per rafforzare la cooperazione internazionale nel campo della tutela del patrimonio culturale e ad adoperarsi per valorizzare il patrimonio dell’umanità”.
“Ecco la luce, la preziosa luce italiana”, ha scritto su Facebook Francesco Rutelli, l’ex ministro della Cultura il cui Incontro di Civiltà ha guidato i progetti per realizzare la replica. Ha aggiunto che la donazione è “un piccolo miracolo del soft power italiano e della nostra diplomazia culturale”.
L'antica città di Nimrud, vicino all'attuale Mosul, fu la magnifica capitale del re assiro Assurbanipal II (883-859 a.C.) che costruì nella città un enorme palazzo decorato con bassorilievi e numerosi “lamassu”, leoni e statue alate. – Statue di tori con teste umane barbute. L’Isis ha preso d’assalto il sito archeologico nel 2015 e ha distrutto i preziosi manufatti con bulldozer ed esplosivi. Il toro Nimrud, che si trovava nel sito ed è un simbolo della civiltà assira, era tra le reliquie distrutte.
Dopo l'attacco, un team di restauratori guidato da Nicola Salvioli ha studiato fotografie e video del memoriale, permettendo loro di creare un modello in polistirolo. Una stampante 3D è stata poi utilizzata per realizzare una versione in fibra di vetro che è stata ricoperta con materiale plastico misto a polvere di pietra per farla sembrare più autentica. Il progetto è stato finanziato dall'Associazione Incontro di Civiltà.
Il toro è stato esposto nella mostra del 2016 al Colosseo dal titolo Rinnovo distribuzioni. Ebla, Nimrud, Palmira Insieme ad altre due ricostruzioni: parte del soffitto del Tempio di Bel a Palmira e la sala dell'archivio nel Palazzo di Ebla. L’anno successivo fu trasferito nella sede dell’UNESCO a Parigi, dove si trovava davanti all’ingresso “come simbolo dell’impegno dell’organizzazione nel condividere la storia e trasmettere i valori che detiene alle generazioni future”, secondo l’UNESCO.
Il ritorno del toro in Iraq fa seguito a un rimpatrio di alto profilo nel Paese avvenuto a giugno, quando l'Italia consegnò una tavoletta su cui erano incisi testi cuneiformi e le insegne del re assiro Shalmaneser III, successore di Assurbanipal, al presidente iracheno Abdul Latif Rashid durante una visita di stato in Italia. . Non sono ancora chiare le circostanze relative all'arrivo del tablet in Italia.
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