La moglie e la stampa italiana hanno annunciato, giovedì mattina, la morte dell’attaccante italiano Paolo Rossi, protagonista del Mondiale del 1982, vinto dall’Italia all’età di 64 anni, all’età di 64.
La moglie di Rossi, Federica Cappelletti, ha annunciato la morte dell’ex giocatore della nazionale su Instagram, e ha pubblicato una foto con il messaggio “Per Sember” (per sempre), seguito da un cuore.
La stampa italiana ha salutato “Pableto”, “l’uomo che ha fatto piangere il Brasile”, come scrive il quotidiano La Repubblica.
Paolo Rossi, che originariamente non era previsto per giocare nelle finali della Coppa del Mondo del 1982, è stato il campione spagnolo della Coppa del Mondo, dove è stato il capocannoniere del torneo, campione del mondo e miglior giocatore del torneo.
È stato arrestato per tre anni nel marzo 1980 dopo essere stato coinvolto nello scandalo “Totonero”, un affare di scommesse fraudolento e illegale in Italia, ma è stato richiamato ai Mondiali in Spagna dopo la riduzione della pena, nonostante i sospetti della stampa e dei suoi sostenitori.
La morte di Paolo Rossi arriva due settimane dopo la morte del leggendario calciatore argentino Diego Maradona, anch’egli idolo della penisola.
L’emittente televisiva italiana RAI Sport, dove Rossi lavorava come consulente, ha riferito che il calciatore era morto per “una malattia incurabile”.
Rossi ha vinto due titoli di Serie A in carriera, la Coppa dei Campioni e la Coppa Italia con la Juventus.
Paolo Rossi ha segnato tre gol per l’Italia nelle finali di Coppa del Mondo del 1978, dove è stato il capocannoniere di tutti i tempi della Squadra Azzurra in Coppa del Mondo, con 9 vittorie in totale, e ha pareggiato con Roberto Baggio e Christian Vieri.
Fonte immagine: Facebook
“Creatore. Piantagrane. Amante dell’alcol hardcore. Evangelista del web. Praticante di cultura pop estrema. Studioso zombi devoto. Introverso accanito.”