L'Agenzia spaziale europea ha pubblicato immagini che mostrano alcune delle orbite finali percorse da un satellite europeo prima di rientrare nell'atmosfera terrestre.
Il satellite europeo di telerilevamento (ERS-2) ha le dimensioni di uno scuolabus È tornato nell'atmosfera del nostro pianeta Sopra l'Oceano Pacifico il 21 febbraio, quasi 29 anni dopo il suo lancio nell'aprile 1995.
Il Tracking and Imaging Radar (TIRA) presso l'Istituto Fraunhofer per la fisica ad alta frequenza e le tecnologie radar (FHR) in Germania ha monitorato la navicella spaziale nei giorni e nelle ore precedenti la sua scomparsa.
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I detriti spaziali stanno diventando un problema sempre più grande e più visibile nel tempo. Le immagini radar raccolte da TIRA – in cui il colore rappresenta l'intensità dell'eco radar, non la temperatura – mostrano in modo significativo che uno dei pannelli solari di ERS-2 si è verificato prima del previsto. Ciò potrebbe avere implicazioni in termini di comprensione del comportamento dei veicoli spaziali quando rientrano nell’atmosfera.
Queste sono alcune immagini finali di ERS-2. Catturato da @Fraunhofer_FHRe, mostra il sistema solare del satellite che si piega sotto la pressione del rientro prima del previsto. Questo potrebbe essere il motivo per cui ERS-2 interagisce con l’atmosfera in modi che non ci aspettavamo. pic.twitter.com/Wld5qzMWXt26 febbraio 2024
“Quando si prevede il percorso di ritorno di un satellite, gli esperti lo considerano come un corpo solido quasi fino alla fine. Se il pannello solare di ERS-2 fosse stato allentato e si fosse mosso in modo indipendente il giorno prima, avrebbe potuto causare una catastrofe. Satelliti “Interagendo con l'atmosfera in modi che non ci aspettavamo”, ha affermato l'Agenzia spaziale europea. dichiarazione.
Si stanno ora valutando dati accurati sulle riammissioni. Di particolare interesse è se l’instabilità della matrice sia correlata a una sequenza di rientro leggermente successiva al previsto. Secondo l’Agenzia spaziale europea, la scoperta potrebbe aiutare a migliorare le previsioni del futuro rientro naturale.
ERS-2 ha effettuato un rientro “naturale” o incontrollato nell'atmosfera. Il carburante e le batterie erano esauriti per ridurre il rischio di esplosioni in orbita dei detriti. Restava da riportare dentro Terra A causa della gravità e degli influssi atmosferici. Le agenzie e le aziende spaziali si stanno ora spostando verso operazioni di rientro controllato, in cui gli operatori deorbitano intenzionalmente un veicolo spaziale su aree scarsamente popolate della Terra come l’Oceano Pacifico meridionale.
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