La guerra tra Israele e Hamas, gli attacchi degli Houthi, la crisi di Gaza

La guerra tra Israele e Hamas, gli attacchi degli Houthi, la crisi di Gaza
Il 7 gennaio il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu presiede la riunione settimanale del gabinetto presso il Ministero della Difesa a Tel Aviv, Israele. Ronen Zvulun/Pool/AFP/Getty Images

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso che “nessuno ci impedirà” di distruggere Hamas mentre la guerra tra Israele e il gruppo militante raggiunge il suo centesimo giorno.

Netanyahu ha indicato che Israele non si conformerà alla Corte internazionale di giustizia, poiché accusa Israele di aver commesso un genocidio e potrebbe ordinargli di fermare il suo attacco.

“Nessuno ci fermerà – né L’Aia, né l’asse del male e nessun altro”, ha sottolineato durante una conferenza stampa sabato, riferendosi all’Iran e ai gruppi alleati in tutto il Medio Oriente.

Netanyahu ha affermato che le accuse di genocidio, avanzate dal Sud Africa giovedì, sono un “attacco ipocrita”, aggiungendo che sono “su richiesta di coloro che sono venuti a commettere un altro Olocausto contro gli ebrei”.

Netanyahu ha detto che questo è un “punto di svolta morale nella storia delle nazioni”.

Il Primo Ministro ha inoltre affermato che numerosi oggetti antisemiti erano stati rinvenuti nei tunnel di Hamas a Gaza, comprese copie del libro “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Inoltre, Netanyahu ha detto: “In una delle case di Gaza, hanno trovato un tablet per bambini con l’immagine di Hitler come salvaschermo”.

Netanyahu ha affermato che, sebbene l'antisemitismo sia lo stesso, il popolo ebraico è diverso e combatterà “fino alla fine”.

“Dobbiamo chiuderlo”: Sempre durante la conferenza stampa, Netanyahu ha sottolineato che Israele non potrà porre fine alla guerra finché non chiuderà il Corridoio Filadelfia, una striscia di terra di 14 chilometri che segna il confine tra Egitto e Gaza. Questa mossa darebbe a Israele il pieno controllo su Gaza.

Netanyahu ha affermato che lasciare che il confine con l’Egitto rimanga fuori dalla portata di Israele metterebbe a repentaglio i suoi successi bellici.

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Netanyahu ha spiegato: “Distruggeremo Hamas, smilitarizzeremo Gaza, e attrezzature militari e altre armi letali continueranno ad entrare in questo sbocco meridionale, quindi ovviamente dobbiamo chiuderlo”.

Nel frattempo, il portavoce del ministero degli Esteri egiziano Ahmed Abu Zeid ha affermato che l'Egitto mantiene il pieno controllo dei suoi confini, in un'intervista con il canale televisivo egiziano Sada El Balad sabato.

Abu Zeid ha dichiarato: “L’Egitto controlla e controlla pienamente i suoi confini, e queste questioni sono soggette ad accordi legali e di sicurezza tra i paesi interessati, quindi qualsiasi discorso su questo argomento è generalmente soggetto a esame accurato e viene risposto con posizioni dichiarate”.

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