Italia, da otto anni non ci sono molti iscritti

Italia, da otto anni non ci sono molti iscritti

Che molti membri non sono accaduti dal 2013 ad oggi. Il golf italiano sta crescendo rapidamente. Lo attesta il numero dei tesserati FIG che ha raggiunto i 92.420 nel 2021 dagli 87.380 del 2020, con un incremento di 5.040 unità che significa +6%.

Sono invece 10.987 i nuovi iscritti (erano 7.733 nel 2020, di cui 5.204 uomini e 2.423 donne), di cui 7.270 uomini e 3.717 donne. Sì, questo è l’effetto della Ryder Cup che si svolgerà in Italia nel 2023 per la prima volta nella sua storia al Marco Simone Golf and Country Club di Gidonia Monticellio (Roma).

Ma anche per le politiche messe in atto dall’Associazione Italiana Golf guidata dal Presidente Franco Chimenti. Nonostante l’emergenza sanitaria continui, il trend è in realtà abbastanza positivo. Con proporzioni maggiori in molte regioni, da nord a sud.

La Puglia è il Paese che ha registrato un vero boom di iscritti, con un incremento del 25,30% rispetto allo scorso anno. Bene anche la Calabria (+14,50%), la Sardegna (+8,70%) e il Marchese (+10,10%). Dati significativi sono anche Lazio (+9,70%), Liguria (+7,90%), Friuli-Venezia Giulia (+7,50%) e Lombardia (+14,29%), regione dalla grande tradizione nel golf.

Italia, numeri

Era 7.992 nel 2019 e 6.992 nel 2020. Ha raggiunto 8.507 nel 2021, +6% rispetto al biennio precedente e +35% rispetto ai dati del 2020. Questa è la crescita degli atleti di età inferiore ai 18 anni -vecchio – più di 1.500 atleti impegnati – che quest’anno hanno partecipato alle attività federali.

Significativi anche i numeri sui brevetti (+29% nel 2021) e sui brevetti giovanili (+70% quest’anno). Così come le competizioni giovanili organizzate dall’International Football Association (+81%). Con grande partecipazione di atleti anche dal sud. Infatti, se nel 2020 il numero degli iscritti under 18 era di 7.493, nel 2021 il loro numero ha raggiunto 8.874, con un incremento di 1.381 unità.

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Nel 2021 sono stati raggiunti complessivamente 41 successi internazionali. Tra i “professionisti” otto imprese, di cui tre firmate Jacopo Vicki Fossa (medaglia al merito dell’Alpine Tour) e che si sono aggiunte a Stefano Mazzoli (Antognola Alps Open), Luca Cianchetti (Red Sea Little Venice Open) e Pietro Bovari (ha vinto, da dilettante, il 57° Memorial Olivier Paras).

Due le dichiarazioni di Tommaso Perino, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Disabili FIFA, vincitore prima del Czech Para Golf Masters e poi del 21° Open d’Italia Sanofi Ginzyme. Ma la grande voce è stata anche e soprattutto i talenti del golf italiano, tra imprese nei campionati universitari americani (17), titoli individuali (6) ea squadre (9) in ambito amatoriale.

Una nota di merito per Francesca Fiorellini, nella squadra europea che ha festeggiato questo traguardo nella Bing Junior Solheim Cup di Toledo (USA) e nella European Continental Cup che ha dominato la Junior Vagliano Cup. Con una festa sul “tee” della buca 1, alla vigilia del 78° Campionato Italiano Open DS Car, lo scorso settembre, ha aperto il Marco Simone Golf & Country Club.

Foto di rito, una Ryder Cup ufficiale e il taglio del nastro hanno accompagnato i campioni, tra gli altri, Franco Chimenti, N.1 della Federazione Italiana Golf, Gian Paolo Montale, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023, e Lavinia Biagiotti, Presidente di Marco Simone Golf & Country Club.

Per un torneo, che segna l’evento più importante del golf italiano, vinto da tutti i campioni in campo dell’European Tour (oggi DP World Tour). Con il percorso a due anni dal grande evento che, tra meno di due anni, vedrà l’Europa e gli Stati Uniti affrontarsi nella sfida di super golf più importante del mondo.

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