La polizia italiana ha detto che il Ministro della Cultura italiano è indagato su un dipinto scomparso del XVII secolo trovato in suo possesso.
Secondo la Nucleo Patrimonio Artistico dei Carabinieri, è possibile che il giovane ministro della Cultura, Vittorio Asgarbi, sia entrato in possesso del dipinto con mezzi fraudolenti e che ora sia indagato per riciclaggio di denaro rubato.
Il dipinto del XVII secolo è scomparso nel 2013 da un castello vicino alla città di Torino, nel nord Italia. L'opera d'arte in stile caravaggesco, stimata intorno ai 200.000 euro, raffigura un giudice che condanna un uomo che assomiglia a un santo cristiano. Il signor Saghirbi ha chiamato il dipinto “L’arresto di San Pietro”.
Gli agenti di polizia hanno detto che il pittore era sconosciuto ma lo stile ricordava Francesco Solimina e Bernardo Cavallino, altri due pittori italiani del XVII secolo.
Secondo i Carabinieri, il signor Asgarbi – anche lui un importante storico dell'arte, critico e personaggio televisivo – potrebbe aver manomesso il manufatto e modificato leggermente il dipinto, aggiungendo una fiamma nell'angolo in alto a sinistra per nasconderne la provenienza criminale.
Il signor Al-Saghrabi ha respinto le accuse di qualsiasi illecito nell'acquisto del dipinto. Il deputato, 71 anni, ha detto di aver trovato il dipinto in una villa acquistata da sua madre, 100 chilometri a nord di Roma.
“Non ho nulla da temere. Mi difenderò con tutti i mezzi da chi specula sulla vicenda e da chi ne è complice”.
Ha aggiunto che il dipinto appartiene al pittore Rutilio Manetti, che vive a Siena.
Il parlamentare di lunga data è noto per il suo carattere irascibile, ma si è guadagnato il rispetto nel paese per la sua onestà ed esperto artistico.
La troupe artistica dei Carabinieri ha sequestrato l'opera d'arte da un magazzino, insieme alla sua versione 3D, dopo una serie di perquisizioni ordinate dalla Procura, hanno detto i funzionari.
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