“Il migliore tra Federer, Djokovic e Nadal? Ho detto…”

“Il migliore tra Federer, Djokovic e Nadal? Ho detto…”

Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal Insieme hanno vinto 60 titoli del Grande Slam. I Big Three sono diventati delle vere leggende del tennis a suon di record e negli anni hanno dato vita a tanti epici match che hanno entusiasmato l’intero mondo dello sport.

Il loro dominio nei tornei del Grande Slam ha raggiunto livelli inimmaginabili. Basti pensare che dal 2004 solo otto giocatori al di fuori di Federer, Djokovic e Nadal sono riusciti a raggiungere i traguardi più ambiti. Lorenzo Sonego Ha avuto l’opportunità di affrontare sia Federer che Djokovic nella sua carriera.

Contro il campione serbo, l’italiano è riuscito a vincere il suo primo scontro diretto a Vienna, battendo per la prima volta il numero uno del mondo; Mentre ha perso due partite con Federer: la prima al Roland Garros e la seconda a Wimbledon.

Sunego: “Il migliore tra Federer, Djokovic e Nadal? Ho detto…”

In un’intervista esclusiva a Virgilio Sport, Sonego ha ricordato la partita persa contro Federer sul promoter dell’All England Club. “Federer è sicuramente il giocatore con cui sono cresciuto”, ha detto l’italiano.

Incontrarlo al Wimbledon Central è stata un’esperienza unica. Ma anche Nadal e Djokovic sono alieni, ed è difficile scegliere il meglio in questo senso perché tutti e tre hanno fatto cose folli, che difficilmente si ripeteranno.

Quale pace sogni di vincere? Diciamo che ti ho lasciato scegliere. Sicuramente Parigi per gli italiani è lo slam principale ma amo giocare in Australia, Wimbledon e New York. Poi è chiaro che uno dei sogni è vincere il campionato a Roma che per noi italiani è come uno Slam per la quinta volta”.

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Sonego si è poi soffermato sull’esperienza olimpica avuta quest’estate. Ha detto: “Giocare con la maglia dell’Italia è sempre una grande passione che crea una motivazione speciale per me per cercare di fare bene. È sempre fantastico, e poi essendo la mia prima Olimpiade, è stata un’esperienza più speciale che non vedo l’ora. da ripetere. A Parigi 2024. Sicuramente mi ha dato molti stimoli per andare avanti. Alzare il livello ed essere più competitivo”.

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