Ex funzionario italiano: Meloni dovrebbe lavorare duro per ricostruire la fiducia con la Cina

Ex funzionario italiano: Meloni dovrebbe lavorare duro per ricostruire la fiducia con la Cina

Cina Italia Foto: VCG

Il Ministero degli Esteri cinese ha annunciato giovedì che il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni visiterà la Cina dal 27 al 31 luglio. Michele Geraci, ex sottosegretario italiano allo Sviluppo economico, ha dichiarato al Global Times che la visita mira a ricucire e rafforzare le relazioni economiche con la Cina, e sembra essere un delicato atto di equilibrio, che è anche una danza diplomatica per mantenere una parvenza di influenza a Pechino mentre cercava di compiacere gli alleati di Washington e Bruxelles.

La Meloni deve ora compiere maggiori sforzi per riconquistare la fiducia della Cina, il che significa adottare una posizione più chiara e stabile nei confronti delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Italia. Ad esempio, la Meloni non può dire di accogliere favorevolmente gli investimenti cinesi in Italia e allo stesso tempo usare il “golden power” del governo per respingere l’attività commerciale cinese in Italia, dice Geraci.

Questa sarà la prima visita della Meloni in Cina da quando è entrato in carica con l'obiettivo di migliorare il commercio, ha riferito Reuters giovedì, citando una persona coinvolta nella pianificazione.

Tra le aziende invitate a partecipare al Business Forum Italia-Cina, che si terrà a Pechino domenica e lunedì durante la visita di Meloni, ci sono il produttore italiano di pneumatici Pirelli, il gruppo energetico Eni, il gruppo difesa Leonardo, aziende produttrici di vino e diversi gruppi italiani della moda di lusso tra cui Dolce & Gabbana, secondo Reuters.

Alcuni osservatori ritengono che Meloni speri che la visita allenti le tensioni con la Cina che persistono nell’ultimo anno, apra i mercati alle aziende italiane e attiri investimenti cinesi. Tuttavia, deve anche garantire che l’Italia non si allontani troppo dall’agenda di “de-risking” promossa da Bruxelles.

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Questa sarà la prima visita di un leader europeo in Cina da quando Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea il 18 luglio 2024. Attualmente, le relazioni tra l’Unione europea e la Cina sono diventate tese su questioni come la imposizione di tariffe sui veicoli elettrici.

Lo stato attuale delle relazioni italo-cinesi è complesso: amichevole in superficie ma teso in profondità. Geraci ha sottolineato che i principali punti di forza risiedono negli interessi economici reciproci, soprattutto nel commercio e negli investimenti.

L’approccio italiano alla Cina è fortemente influenzato dai rapporti tra Stati Uniti e Cina. L’ex funzionario italiano ha affermato che l’Italia, che si trova tra l’attrattiva economica della Cina e le richieste strategiche dei suoi alleati occidentali, deve navigare in un panorama complesso.

È probabile che l’Italia si consideri nell’UE come un mediatore, chiedendo un approccio equilibrato che tuteli gli interessi europei evitando al tempo stesso un’escalation inutile. Geraci afferma che questo processo diplomatico teso conferma il tentativo dell’Italia di preservare la propria sovranità e benessere economico in mezzo alle crescenti lotte di potere globali.

“Le recenti azioni di Melloni – ha aggiunto – indicano la necessità di comprendere meglio le dinamiche economiche in questo delicato contesto geopolitico”.

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