L’85enne è impegnato da settimane dietro le quinte per sostituire il presidente uscente Sergio Mattarella.
L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato in una dichiarazione che non si candiderà alla presidenza, rimuovendo un ostacolo ai negoziati tra le parti in vista del voto in parlamento che inizierà il 24 gennaio.
La candidatura del primo ministro Mario Draghi è vista come l’esito più probabile, ma non è chiaro se una vasta ondata di partiti che sostengono la sua coalizione lo favorirà, temendo che la sua partenza possa portare a elezioni nazionali anticipate.
Berlusconi ha detto di volere che l’ex capo della Banca centrale europea rimanga alla guida del governo fino alla fine naturale della legislatura nel 2023.
In una dichiarazione durante un incontro virtuale di sabato con i colleghi leader di destra, Berlusconi ha insistito sul fatto di avere i numeri, ma in uno spirito di “responsabilità nazionale”, ha affermato di aver chiesto a coloro che hanno dato il suo nome di ritirarli.
“Oggi l’Italia ha bisogno di unità”, ha detto, riferendosi alla pandemia di coronavirus in corso. “Continuerò a servire il mio Paese in altri modi”.
La coalizione di destra ha chiesto a Berlusconi di candidarsi alla presidenza, ma è improbabile che la sua candidatura abbia successo a causa delle difficoltà a raccogliere l’ampio sostegno tradizionalmente necessario tra gli oltre 1.000 legislatori e delegati regionali partecipanti.
Berlusconi è una figura divisiva in Italia e il centrosinistra ha già escluso il suo appoggio.
Temporaneamente impedito a ricoprire cariche pubbliche dopo essere stato condannato per frode fiscale nel 2013, rimane sotto processo nell’ultima serie di casi di corruzione di testimoni in un caso di prostituzione minore legato ai suoi famigerati party sessuali “Bunga Bunga” più di 10 anni fa.
Il presidente italiano ha una posizione in gran parte cerimoniale, ma svolge un ruolo arbitrale cruciale durante le crisi politiche e esercita una significativa influenza politica durante i suoi sette anni di mandato.
Nessun chiaro vincitore
Il vincitore di un voto parlamentare segreto ha bisogno di una maggioranza di due terzi in uno qualsiasi dei primi tre turni di voto. Allora è sufficiente la maggioranza assoluta.
Né il blocco di centrodestra né il blocco di centrosinistra hanno voti sufficienti per costringere un candidato a lasciare il proprio campo, il che significa che è necessaria una sorta di compromesso per prevenire una crisi prolungata.
“Lavoreremo con i leader del centrodestra… per concordare un nome che possa portare un ampio consenso in Parlamento”, si legge nel comunicato di Berlusconi.
Gli alleati di destra di Berlusconi, la Lega di Matteo Salvini e i Fratelli Italiani, hanno affermato di aver apprezzato la sua decisione.
Salvini ha affermato in un comunicato che il blocco di centrodestra è unito e pronto a presentare diverse proposte “di alto livello”.
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