La CMR M-1 afferma di essere la prima cinepresa al mondo basata sull'intelligenza artificiale che converte i filmati in immagini AI durante le riprese.
Sviluppato in collaborazione tra SpecialGuestX e 1stAveMachine, questo interessante dispositivo sfrutta Stable Diffusion, un generatore di immagini AI, per fotografare filtri creativi generati dall'intelligenza artificiale.
La CMR M-1, che sta per Camera Mark 1, si ispira alla Ciné Kodak, la prima fotocamera a pellicola 16mm al mondo, come gli osservatori potranno notare grazie al suo aspetto squadrato che ricorda le fotocamere dell'inizio del XX secolo.
Non sono state rivelate molte informazioni sulla fotocamera oltre al fatto che ha un sensore FLIR, che si trova più comunemente negli imager termici e a infrarossi, una CPU Snapdragon, un'apertura di visualizzazione e obiettivi intercambiabili. Registra video con una risoluzione abbastanza piccola di 1368 x 768 a 12 fotogrammi al secondo.
Tuttavia, una volta girato, il video viene inviato a un servizio di cloud computing per l'elaborazione da parte dell'intelligenza artificiale. Il CMR-M1 è ancora un prototipo e c'è ancora un ritardo tra la registrazione e l'elaborazione AI, ma SpecialGuestX afferma che sarà in grado di elaborare in tempo reale man mano che verranno costruiti nuovi modelli video AI.
Stranamente, la CMR M-1 ha un tipo di slot per schede completamente diverso: consente all'operatore della telecamera di scegliere lo stile di immagine che desidera utilizzando l'intelligenza artificiale. Esistono cinque carte di stile diverso, ciascuna con una funzione LoRA (Low Rip Adaptation). In sostanza, le carte agiscono come filtri creativi che possono essere impostati sulla fotocamera.
Questo passaggio aggiuntivo non è esattamente nuovo poiché molte fotocamere sono dotate di filtri creativi preimpostati che convertono i file JPEG. Ma CMR M-1 fa un ulteriore passo avanti poiché consentirà ai creativi di mettere a punto i propri filtri AI.
È stato recentemente testato ad una festa a Cannes dove è stata utilizzata una carta “illusione della neve” per trasformare persone e scene in strane forme di ghiaccio.
“Crediamo che la creazione di film sia intrinsecamente fisica”, afferma Miguel Espada, co-fondatore e CTO di Creative Technology presso SpecialGuestX. Racconta proverbio.
“I cineasti sono abituati a utilizzare fotocamere, obiettivi, treppiedi e luci e l’intelligenza artificiale è destinata a diventare un nuovo strumento che promuove la creatività. Nello spirito della sperimentazione creativa, abbiamo progettato una fotocamera che funge da interfaccia fisica per i modelli di intelligenza artificiale”.
Il direttore creativo esecutivo di SpecialGustX, Aaron Duffy, spera che la fotocamera modulare consentirà ai creatori di “utilizzare l'intelligenza artificiale invece di sedersi davanti a una tastiera”.
Credito immagine: Ospite specialeX.
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