Il presidente americano Joe Biden ha detto che spera di raggiungere un cessate il fuoco “entro lunedì prossimo” nella guerra tra Israele e Gaza.
I suoi commenti arrivano in un contesto in cui si segnalano alcuni progressi compiuti nei negoziati in corso che coinvolgono rappresentanti di Israele e Hamas in Qatar.
“Il mio consigliere per la sicurezza nazionale mi ha detto che siamo vicini”, ha detto Biden.
Israele ha lanciato una campagna aerea e terrestre su larga scala a Gaza dopo che gli uomini armati di Hamas hanno ucciso circa 1.200 persone nel sud di Israele il 7 ottobre.
Gli aggressori hanno anche preso in ostaggio 253 persone, alcune delle quali sono state successivamente rilasciate.
Il Ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, guidato da Hamas, afferma che da allora nella Striscia sono state uccise almeno 29.782 persone, di cui 90 solo domenica.
Il presidente Biden, il cui paese è il principale alleato di Israele, stava parlando ai giornalisti a New York di un potenziale cessate il fuoco.
“Siamo vicini”, ha detto lunedì. Ha aggiunto: “Non abbiamo ancora finito. Spero che raggiungeremo un cessate il fuoco entro lunedì prossimo”.
Un portavoce del Dipartimento di Stato americano aveva detto in precedenza che negli ultimi giorni erano stati compiuti “progressi” nei negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani, ma non era chiaro se Hamas avrebbe accettato l'ultimo accordo proposto.
“Abbiamo fatto progressi nei colloqui che abbiamo avuto tra Egitto, Israele, Stati Uniti e Qatar”, ha detto il portavoce Matthew Miller.
Il governo israeliano ha affermato di aver ricevuto dai suoi militari piani per evacuare i civili da parti della Striscia di Gaza in vista di nuove operazioni di terra.
Israele è sottoposto a crescenti pressioni internazionali affinché non lanci un simile attacco contro la città dove vivono molti rifugiati palestinesi fuggiti da altre parti di Gaza.
Il presidente Mahmoud Abbas ha accettato la sua decisione, che potrebbe aprire la strada alla formazione di un governo tecnocratico.
Abbas è sotto pressione da parte degli Stati Uniti affinché riformi l’Autorità Palestinese in modo che possa governare Gaza dopo la fine della guerra tra Israele e Hamas.
La settimana scorsa Netanyahu ha presentato una visione per la regione che non menzionava alcun ruolo per l’Autorità Palestinese.
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