Tutto sul Castello italiano di Sammezzano, abbandonato da più di 30 anni

Tutto sul Castello italiano di Sammezzano, abbandonato da più di 30 anni

Vista interna del castello abbandonato di Sammezzano, Italia

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Lotta azionaria

Situato a 37 chilometri da Firenze, in Italia, il Castello di Sammezzano era precedentemente di proprietà di un’importante famiglia aristocratica fiorentina, i Panciatichi Ximenes d’Aragona. Costruito nel XIX secolo da Ferdinando, il palazzo presenta intricati intonaci multicolori in stanze che ricordano le dimore orientali. Dopo essere stato utilizzato come albergo ristorante, il castello rimase chiuso per più di tre decenni. Secondo lei Sito ufficiale, Il castello necessita di un restauro immediato per evitare il deterioramento.

Il palazzo rimane oggi abbandonato e si dice che sia aperto solo per eventi speciali. Anche se dall’esterno potrebbe non mostrare molto decadimento, l’interno ha visto notevoli miglioramenti nel corso degli anni. All’interno troverai una varietà di dipinti e opere d’arte, alcuni dei quali sono stati donati da artisti e sostenitori locali e internazionali.

Veduta interna del castello

data

Sammezzano ha una lunga storia che risale all’epoca romana e ai secoli successivi. Nel 780 potrebbe essere passato nella zona anche Carlo Magno, di ritorno da Roma. Famiglie importanti, tra cui gli Altoviti, possedevano la proprietà che divenne poi proprietà della famiglia Medici sotto il duca Cosimo. Venduta successivamente a Sebastiano Ximenes, fu posseduta dalla famiglia Ximinis Dragona fino alla morte dell’ultimo erede, Ferdinando, nel 1816.

In un documento del 1818 Samezano viene descritto come una grande struttura con bastione e scala d’ingresso su un lato diverso dall’attuale scalinata d’accesso, molto prima che Ferdinando Panciatici Ciminis d’Aragona vi apportasse delle modifiche.

Ingresso principale con orologio del Castello di Sammezzano in Toscana

Architettura

Il castello è un esempio unico di architettura orientalista, influenzata dalla passione per lo stile orientale del marchese Ferdinando. La fusione dell’ambiente toscano con il design orientale moresco lo rende unico, mostrando motti latini, frasi italiane e persino note musicali. Il castello è famoso per i suoi mosaici in ceramica, motivi colorati, bassorilievi e archi intricati.

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Il castello dispone di 65 stanze ed è immerso in uno splendido parco con vari alberi, tra cui sequoie, palme, aceri, querce, ginepri e lecci.

Castello di Sammezzano

Le numerose stanze del castello, soprattutto quelle del piano nobile, ti trasportano in diverse parti dell’Oriente, dalla Cina e dall’Arabia alla Spagna. Sebbene Ferdinando non abbia mai visitato questi luoghi, ne è venuto a conoscenza attraverso ricerche e studi approfonditi. Le stanze sono decorate con motti, frasi e didascalie latine e italiane che guidano i visitatori nello spazio e nel tempo. Con la sua doppia facciata che simboleggia il sole e la luna, il castello si erge sulla collina sopra Liceu.

L’ingresso principale del Castello di Sammezzano in Toscana

IL Parco del Castello di Samezano

Pensione abbandonata vicino al parco

Ferdinando Panciatici Ciminis d’Aragona, appassionato di piante e botanica, ridisegnò anche la vasta area di 65 ettari che circondava il castello. Aggiunse a questo spazio piante rare ed esotiche, abbellendo l’ambiente circostante e introducendo gradualmente i visitatori allo stile “moresco” del castello di Villa Samezano. Il giardino è noto per il suo notevole valore storico, architettonico e ambientale, in quanto possiede un ricco patrimonio botanico, comprendente piante introdotte da Ferdinando e piante autoctone.

Troverai i famosi alberi del parco, in particolare le sequoie (Sequoia sempervirens e Sequoia gigantea). Questi alberi giganti prosperano a Samezano da più di 150 anni, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche.

Sto andando lì

Il Castello di Sammezzano si trova in Toscana, nel comune di Reggello in provincia di Firenze. Si trova nel paese di Leccio, famoso per il suo negozio di moda di alta gamma OUTLET THE MALL. Per arrivarci dovrai prendere l’autostrada A1, che attraversa la Toscana centrale, e uscire a INCISA – REGGELLO. Seguire le indicazioni fino all’uscita. Se provenite da Bologna questa è la prima uscita dopo FIRENZE SUD.

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Sapendo che il castello è attualmente chiuso ai visitatori e il comitato non ne è proprietario.

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