Rewind Rally: Italia 2022

Rewind Rally: Italia 2022

1. Vittoria del carro armato
Sono passati 462 giorni. Sono passati un anno e 97 giorni tra Ott Tanak sul gradino più alto del podio all’Arctic Rally in Finlandia e il ritorno in Italia.

L’estone ha scambiato i tempi con l’allora pilota della Toyota Gazoo Racing Esapekka Lappi durante la calda e polverosa tappa di apertura, ma è rimasto dietro al finlandese durante la notte dopo che un problema alla trasmissione in ritardo ha lasciato la sua Hyundai con solo tre ruote motrici.

Quando Lappi è caduto fuori dai giochi all’inizio di sabato (vedi sotto), le catene di Tänak sono state rilasciate e ha continuato a segnare i tempi più veloci in sei delle sette tappe della giornata, costruendo un comodo vantaggio che è poi riuscito a perfezionare fino a domenica.



2. Il cuore spezzato per Labi
Il tesoro di Tanak era la perdita di Lapi. Quello che sembrava un sogno prima di una passeggiata sulla ghiaia a bordo della Toyota GR Yaris presto si trasformò in finlandese a Tempio Pausania.

Dopo essersi ripreso dall’intensa pressione, la parte posteriore dell’auto di Labi si è ribaltata tra i grandi massi su entrambi i lati della strada. L’impatto finale, colpendo l’angolo posteriore sinistro, è avvenuto sul volante e sui componenti delle sospensioni circostanti.

Con le parti rotte sparse sul palco, l’avventura italiana di Labi è giunta al termine.

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3. Le frustrazioni di Neuville
Non solo Tempio Pausania ha dato il colpo di grazia a Lappi, ma anche Thierry Neuville della Hyundai.

Neuville ha preso il comando dopo aver vinto il super speciale di giovedì sera, anche se questo è diventato irrilevante quando ha affrontato un problema di sottomissione che richiedeva tempo con il suo giro del venerdì mattina.

Ansioso di risalire dall’ottavo posto assoluto sabato, il belga proveniva dalla classe del raccolto quando è scattato a metà del secondo passaggio di Tempio Bossania. Lui e il suo compagno di macchina Martijn Wydaeghe hanno mostrato uno stile assoluto cercando di andare avanti, ma il danno era troppo grave.


4. Il mistero del motore Mikkelsen
Il ritiro di Andreas Mikkelsen mentre guidava la classe WRC2 è stato, alla fine, un duro colpo per la corsa al titolo del norvegese.

La Škoda Fabia Rally2 Evo ha subito un’ultima avaria al motore nel penultimo giorno, un problema quasi identico a quello affrontato nel round precedente in Portogallo.

Nonostante un’accurata indagine post-gara da parte degli ingegneri di Škoda, era troppo tardi per salvare le speranze di campionato di Mikkelsen. Con due voti non registrati già a suo nome, stava combattendo una dura battaglia.


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5. Non è il fine settimana di Elfyn
Ci sono alcune sfilate in cui nulla sembra essere pianificato. L’anno scorso in Italia, questo è stato il caso di Elvin Evans della Toyota.

Le cose non sono andate a posto per il gallese, che si è ritirato il primo giorno con una perdita di refrigerante. Dopo essere tornato in azione sabato, si è ritirato di nuovo, questa volta con un danno alla sospensione.


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