Processo al crollo del ponte
Stampa canadese – 7 aprile 2022 / 9:33 | Storia: 365301
Foto: La stampa canadese
Giovedì un giudice di Genova ha ordinato a tutti i 59 imputati di essere processati per il crollo fatale di un ponte autostradale molto utilizzato nel 2018 in quella città portuale italiana che ha affondato auto e camion nel letto asciutto del fiume sottostante.
43 persone sono rimaste uccise quando un’ampia sezione del Ponte Morandi è stata interrotta durante un violento acquazzone il 14 agosto 2018, alla vigilia delle vacanze estive in Italia. Le accuse contro gli imputati comprendono omicidio colposo e false dichiarazioni.
La Rai, in un servizio del tribunale di Genova, ha detto che il processo inizierà il 7 luglio. Ci sono volute due ore al giudice Paola Faggione per leggere tutte le ragioni per cui aveva respinto le varie eccezioni sollevate dai legali degli imputati prima di ordinare il processo.
Tra coloro che devono affrontare l’accusa c’è Giovanni Castellucci, l’ex amministratore delegato della società che gestisce molte delle autostrade e dei ponti italiani, ha detto Ray. L’agenzia di stampa italiana La Presse ha riferito che gli avvocati di Castellucci avevano espresso fiducia che un “processo equo” lo avrebbe reso innocente.
Il quotidiano genovese Il Secolo XIX ha riferito che sono sotto processo anche diverse persone che hanno lavorato per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture italiano.
Il quotidiano di Genova ha anche riferito che Fagioni aveva accettato di accogliere le richieste della società autostradale, Autostride Bear Italia e Spea Engineering, di pagare 29 milioni di euro (33 milioni di dollari) al governo italiano in cambio di evitare l’azione penale.
I pubblici ministeri hanno sostenuto nell’atto d’accusa che alcuni degli imputati sapevano che il ponte, costruito negli anni ’60, rischiava di crollare. Hanno affermato che gli angoli sono stati tagliati sulla manutenzione per risparmiare denaro.
Il progettista del ponte ha raccomandato una manutenzione regolare per rimuovere la ruggine, soprattutto per l’effetto distruttivo dell’aria umida proveniente dal vicino Mar Ligure, e una manutenzione per contrastare l’impatto dell’inquinamento sul calcestruzzo.
Un ponte alternativo, progettato dal famoso architetto Renzo Piano, di Genova, ospita 43 lampade in memoria dei caduti.
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